A partire dal 2015, viene divulgata sulla stampa locale l’idea dell’architetto Calcara di realizzare un collegamento parallelo all’ esistente viadotto Notarbartolo sull’omonima area ferroviaria.
L’ipotesi progettuale denominata PONTE degli ARTISTI venne presentata in diverse occasioni pubbliche, quali convegni all’Università di Palermo ed altre riunioni a cui parteciparono funzionari e tecnici del Comune di Palermo.
Tale raddoppio ha origine dalla previsione (poi concretizzatasi) dal perenne ingorgo veicolare dovuto all’ estrema riduzione dell’ampiezza delle carreggiate, prodotto dalla presenza della linea tram su via Notarbartolo; dunque dall’esigenza di aumentare la capacità del flusso veicolare su quell’asse di grande importanza soprattutto in casi di necessità, quali emergenze di protezione civile (terremoti, inondazioni ed altre conseguenti a calamità naturali ed antropiche).
Ma vi starete chiedendo, cosa c’è di strano?
L’architetto in una nota inviata qualche giorno fa alla redazione scrive:
Con piacere costato che l‘amministrazione comunale ha di recente confermato (lug 19) l’ interesse a realizzare questo progetto nell’ambito delle opere collaterali al Sistema TRAM . Già nel 2018 il dr. Mario Li Castri, allora Capo area tecnica della riqualificazione Urbana e della Infrastrutture, lo considerò “riprendere una vecchia idea”. In un recente video on line, divulgativo delle future linee tramviarie, compare un “nuovo ponte” sulla stazione – oggi denominato’ Rapisardi’- ma che non è altro che il ‘Ponte degli Artisti’ da me ideato e già proposto nel 2015.
Ho avuto diverse occasioni di discutere della massima utilità di tale opera anche con il Sindaco Orlando. Ricordo che già 2016 a margine di un convegno a palazzo Arcivescovile ebbi l’opportunità di consegnargli dettagli sui costi di tale progetto. Altrettanto se ne parlò durante un incontro personale, avvenuto a novembre scorso a Palazzo delle Aquile; a seguito del quale inviai al Sindaco un resoconto particolareggiato su varie proposte sulla mobilità, tra cui il l’urgenza del ‘Ponte degli Artisti’.
Ultimamente anche l’assessore Giusto Catania, ha ribadito la necessità di realizzare quest’opera, stante la ormai riconosciuta l’esigenza di ripristinare un’organica viabilità nell’area ferroviaria di Notarbartolo e di rendere fluido il collegamento con la “tangenziale“ di viale Regione Siciliana.
L’infrastruttura posta al centro di quartieri (Libertà e Malaspina) la cui toponomastica è dedicata essenzialmente a famosi artisti: pittori quali Sciuti, Raffaello, Borremans, Lo Jacono; poeti e scrittori come Ariosto, Giusti, Bojardo, Pirandello; musicisti quali: Zandonai, Mozart, Cilea, Strauss. Infine l’opera proposta ha sistematica interrelazione con la mobilità dei due viali cittadini intestati ai massimi artisti italiani: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti.
Insomma chiamatelo ponte Rapisardi, ponte degli artisti, riconoscete l’idea a chi di dovere, ma invece di parlare passiamo ai fatti.
Il ponte é necessario e sarà fondamentale per la viabilità della zona.
Ricordo infatti che proprio durante la costruzione del raddoppio del passante ferroviario si era pensato di chiedere alle ferrovie il permesso di poter iniziare la costruzione del pilone che avrebbe sorretto l’impalcato sfruttando la chiusura della linea ferrata.
Niente peró da allora si mosse e l’idea rimase chiusa nelle menti di via Ausonia, una vera occasione persa.
complimenti al dott. calcara. non ne capisco ancora l’utilità. verso dove si dirige il ponte? verso via umberto giordano? dunque si entrerà in piazza boiardo, poi si prenderà il ponte, poi si andrà in via umberto giordano, e poi di nuovo in via notarbartolo? che giro lungo…
oppure si vuole trasformare via umberto giordano nel collegamento fra via notarbartolo e la circonvallazione?
fra l’altro le nuove linee prevedono l’abolizione dell’imbuto di piazza boiardo. il tram tirerà dritto verso il mare, non s’infilerà più lì dentro. quindi si potrà salire da via notarbartolo, senza deviare.
L’utilità di questo ponte, per il quale scrivo da parecchio tempo, sarà notevole se si considera che il nuovo progetto del prolungamento del tram prevede, se non erro, il senso unico verso il mare. Dunque il transito veicolare dovrebbe avvenire da via leonardo da vinci verso via Notarbartolo. L’asse Rapisardi-Daidone consentirà di raggiungere più rapidamente la circonvallazione lungo la direttrice mare-monte. Andava realizzato, se vivessimo in una città dove si progettano opere pubbliche con criterio, già ai tempi del terminal Notarbartolo. Il restringimento del ponte Boiardo è a dir poco complicato da affrontare in auto. Tuttavia questo ponte è considerato talmente importante da essere stato inserito tra i progetti a lungo termine da realizzare entro il 2030…Sigh!!!
Il tutto ha senso nella seconda ipotesi fotografica, quando saranno riprogettare le strade che corrono parallelamente alla via Notarbartolo, nel tratto da via libertà alla circonvallazione, dando una opzione alla stessa. Sarebbe stato opportuno un eguale viadotto sopraferroviario, che da piazza guadagna porta a Palazzo Reale. Ma si sa che nulla di tutto ciò vedrà la luce, anche se la speranza è l’ultima a morire!!!
RIASSUMENDO : L’architetto Cesare Calcara, chiede come mai “Il Comune cambia il nome, ma l’opera è la stessa di 5 anni fa ideata da me?“.
In parole povere: come mai il Comune utilizza un “ vecchio” progetto, lo inserisce nel Progetto provvisorio delle nuove linee di tram a Palermo( nel video delle future linee tranviarie prodotto dallo Studio Cassata compare proprio questo ponte , denominato ‘Rapisardi’) gli cambia pure il nome: tutto questo ……senza che il progettista ne sia informato?
Al di la delle polemiche e le perplessità ( per esempio il team di esperti di Palermo in Progress ritiene che gli interventi previsti alla rete viaria come il ponte Rapisardi alla stazione Notarbartolo, non sono sufficienti rispetto alle esigenze della città e che richiederebbe ben altri provvedimenti. ) la realizzazione di tale ponte é fondamentale per decongestionare la viabilità della zona, stravolta dalle linee tranviarie e dall’imbuto dell’attuale terminal Notarbartolo .
Come sostiene giustamente l’amico Dahfu: “Andava realizzato, se vivessimo in una città dove si progettano opere pubbliche con criterio, già ai tempi del terminal Notarbartolo. Il restringimento del ponte Boiardo è a dir poco complicato da affrontare in auto.”
Anche l’assessore Giusto Catania, allergico ai ponti , agli svincoli e alle nuove strade, sostiene( almeno a parole) la necessità di realizzare questo ponte per rendere più fluida la viabilità nell’area Notarbartolo.
Purtroppo la realizzazione di tale opera è stata inserita nel progetto delle nuove linee dei tram e c’è il rischio che se tale progetto salta il ponte degli artisti ( o Rapisardi) salta pure.
Quello della foto non può definirsi “progetto” ma è solo un’idea progettuale. Poco più che dire “qui ci facciamo un bel ponte”. Se così è, senza essere architetto il mio “progetto” di quel ponte risale a prima di quello dell’architetto. Solo che non ho fatto il disegnino. Ma ci ha pensato mio figlio che all’epoca aveva 5 anni. 🙂
Ma finiamola un po’…. ma davvero!
… io sinceramente non capisco… e siccome a Palermo abbiamo una viabilità invidiabile, auspichiamo che, anche questa opera, non sia realizzata… Al soluzione B, sarebbe a mio avviso, la migliore, in quando risalendo da via Zandonai e poi per p.le Giotto (ora John Lennon…) e aprendo la bretella a ridosso del “Oceania”, si raggiungerebbe facilmente Viale Regione…